Dal 1825 al 1829 erano stati organizzati 4 reggimenti di fanteria svizzera con apposite capitolazioni stipulate con i cantoni elvetici (il 3° Reggimento proveniva dai cantoni Vallese, Svitto e Grigioni). Per mantenere gli organici al completo ogni reggimento poteva però essere composto per 1/3 da stranieri (italiani o dell’Impero austriaco).
Dopo il 1848, anche per le truppe svizzere, come per quelle nazionali, si procedette ad un ampliamento degli organici, ma a seguito della sollevazione del luglio 1859 i reggimenti svizzeri vennero sciolti. Gli uomini ritenuti fedeli vennero ancora impiegati nei nuovi reparti di carabinieri Leggieri, mentre i più anziani e meritevoli furono immessi nelle 3 compagnie di Veterani svizzeri. Con decreto del 27 maggio 1860 le compagnie svizzere venivano riunite in un battaglione Veterani Carabinieri.
Note Uniformologiche
L’abito per tutti i reggimenti svizzeri doveva essere di panno rosso scarlatto, dello stesso taglio di quello della fanteria nazionale con mostre di colore reggimentale e falde rivoltate di colore bianco. Forma e uso dei distintivi delle specialità delle compagnie uguali a quelli della fanteria di linea nazionale.
Il 3° Reggimento svizzero aveva le mostre blu e i bottoni gialli.
I guastatori, in parata potavano un colbacco di pelle d’orso nero con un piccolo pennacchio rosso. Indipendentemente dal corpo di appartenenza i guastatori portavano le granate come segno distintivo, sulle falde e sulla giberna.
Per ottenere il guastatore del 3° Rgt svizzero, sono partito dal Guastatore Reggimento “Real Marina” 1854, figurino commemorativo del CSMS in occasione della XIV Mostra Concorso Internazionale di Modellismo Storico
Al pezzo originale è stata sostituita la testa con una Historex con barba. È stato ricostruito il colbacco e il pon pon con stucco Duro, su una base costituita da un colbacco da Granatiere francese Airfix.
È stata poi spostata la giberna in posizione più centrale, eliminando il piccolo borsello destro e risistemando tutto con stucco epossidico. Sempre con stucco è stata ampliata la superficie superiore del grembiule. Con pezzi Historex in plastica sono state poi ricostruite le asce incrociate sulla giberna e le granate sulla stessa e sulle falde posteriori, La pala originariamente in dotazione e la relativa custodia sono state sostituite con pezzi Historex, opportunamente modificati.
Il soldatino è stato dipinto utilizzando smalti Humbrol, con alcune velature di colori acrilici Vallejo. Gli ori sono ottenuti con inchiostro da stamperia SDM e luci ad acrilico Vallejo. L’incarnato è ottenuto con colori ad olio Winsor & Newton.
Bibliografia
G. Boeri, P. Crociati, M. Fiorentino, L’ESERCITO BORBONICO DAL 1830 AL 1861, Ed. Uff. Storico dello SME, Roma 1998
PIPPO PANDOLFO
Compagnia Modellisti Valdemone
Nessun commento:
Posta un commento